Inalca (Gruppo Cremonini), da Banco BPM finanziamento da 40 mln per la transizione energetica

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Banco BPM ha perfezionato nei giorni scorsi un’operazione di finanziamento per complessivi 40 milioni di euro a favore di Inalca Spa, sub-holding operativa del Gruppo Cremonini, attivo in Italia e uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine.
Secondo la banca, “il finanziamento in oggetto rientra nel plafond ‘Investimenti Sostenibili 2020-2023’ offerto da Banco BPM per rispondere alle esigenze ESG del mondo imprenditoriale, e questa operazione a favore di Inalca conferma l’attenzione di Banco BPM al settore agroalimentare e a quelle aziende capaci di realizzare percorsi virtuosi di crescita sia in Italia che all’estero – commenta Corrado Nangeroni, Responsabile Large Corporate di Banco BPM  – In quasi 60 anni di attività,  grazie a tecnologie innovative e a una strategia fortemente orientata alla sostenibilità, Inalca si è saputa imporre per la qualità dei suoi prodotti diventando leader assoluto in Italia e tra i principali operatori del settore in Europa”.
Da parte sua, l’ad di Inalca Paolo Boni ha dichiarato: “Inalca ha sempre approcciato i temi della sostenibilità in modo pragmatico, considerandoli come asset strategico del business e parte del valore economico dell’impresa, arrivando a realizzare una filiera bovina pienamente integrata tra allevamento, trasformazione e distribuzione. Il nostro modello di business punta a valorizzare pienamente questa filiera sulla base dei principi di economia circolare. Ora, grazie al sostegno finanziario di Banco BPM, potremo investire di più nella produzione di energia da fonti rinnovabili, accelerando nella transizione dal biogas al biometano, in linea con quanto previsto dal piano europeo REPowerEu che ha  l’obiettivo  di raggiungere il 15% di tutto il fabbisogno di gas coperto dal biometano”.

Nuovo impulso alla crescita

Il finanziamento, della durata quinquennale, “è destinato a dare ulteriore impulso alla già avviata strategia di crescita di Inalca basata sull’innovazione tecnologica nell’ambito delle politiche di economia verde e circolare, da realizzare attraverso investimenti nei seguenti ambiti: zootecnia di precisione, recupero di sottoprodotti di produzione, energie rinnovabili (impianti fotovoltaici e produzione di biometano nelle azienze agricole controllate), cogenerazione per l’efficientamento energetico, processo sostenibile di integrazione della filiera”.

Nello specifico l’operazione – dichiara la società – consentirà la sostanziale riduzione delle emissioni totali di gas effetto serra da parte di Inalca.  Già oggi la società è totalmente autosufficiente per la sua produzione energetica, con una percentuale di energie rinnovabili utilizzate pari al 45% e in costante crescita.

Fondata a Castelvetro di Modena nel 1963, Inalca SpA è una storica realtà dell’industria alimentare che opera nel settore della produzione e commercializzazione di carne bovina e di salumi, oltre che nella distribuzione internazionale di prodotti alimentari in genere. Con un fatturato 2021 di 2,38 miliardi di Euro, 8.000 dipendenti, 26 impianti produttivi (di cui 8 all’estero), 54 piattaforme distributive nel mondo e 9 aziende agricole,  Inalca è una delle principali aziende alimentari in Italia e un player internazionale nel mercato di riferimento.

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