Cammini in Sardegna, la Regione rilancia il “turismo lento”

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Presentazione dei Cammini di Sardegna-Milano marzo 2024

Sono otto i cammini che la Regione Sardegna mette a disposizione di appassionati di trekking e turismo lento, rinnovando e rilanciando l’idea di benessere legato all’attraversamento a piedi di territori meravigliosi.

Il 23 marzo, infatti, l’Assessorato al Turismo della Sardegna ha presentato a Milano, alla Fiera dei Grandi Cammini, il progetto “Noi camminiamo in Sardegna”. Si tratta dell’evento di inaugurazione dei cammini e delle infrastrutture realizzate allo scopo di supportare un turismo “fuori stagione” interessato a una visione più ricca e integrata dei tesori dell’isola.

L’evento si svolgerà dal 1° al 5 ottobre 2024 e vedrà coinvolti circa 300 partecipanti, che percorreranno i cammini appoggiandosi alle oltre 100 strutture di ospitalità convenzionate.

Cammini di Sardegna-trekker

Il progetto dei cammini

È stato in particolare Renato Tomasi, responsabile del settore Valorizzazione territoriale e cammini in Sardegna, che ha presentato il progetto e i numeri che ne sono alla base.

“Si tratta di otto cammini che complessivamente coprono un percorso di 3.500 chilometri – ha spiegato – organizzati in 180 tappe che attraversano 16 luoghi francescani e 220 comunità.

E per fare un esempio dell’impatto che questo progetto ha sull’economia locale, basti pensare che, in alcuni tratti, dove pochi anni fa c’erano solo trenta o quaranta posti letti per l’accoglienza dei trekker, oggi ce ne sono oltre quattrocento”.

Il progetto ha visto un investimento di 3,5 milioni di euro stanziati dal Ministero per il Turismo che ha coinvolto decine di Comuni piccoli e grandi interessati al recupero e allo sviluppo dei propri territori.

“Ma i cammini non sono e non devono essere soltanto una scusa per camminare – ha detto ancora Tomasi – Affinché progetti di questo tipo crescano e si sviluppino è necessario che si riscoprano i motivi che hanno portato in passato la gente a percorrere questi cammini, siano essi religiosi o, come nel caso del cammino minerario di Santa Barbara, più specificamente storici”.

Non solo, ma i cammini attraversano territori e anche questi devono essere coinvolti, condividerli e diventarne parte integrante.

Turismo fuori stagione

Scordatevi però di percorrere i cammini d’estate: il caldo li rende infatti di difficile percorrenza, soprattutto per chi ha poco o nessun allenamento. Ecco perché questo progetto viene vissuto dalla Regione Sardegna anche come un tentativo di destagionalizzare il turismo sull’isola.
A settembre-ottobre, per esempio, il clima diventa molto più adatto alle escursioni, senza contare che i costi di aereo o traghetto dal continente in bassa stagione sono decisamente più abbordabili.

Gli otto cammini in dettaglio

 1) Il Cammino minerario di Santa Barbara. È il cammino sardo storico, e probabilmente il meglio strutturato e organizzato. Si tratta di 30 tappe per 500 chilometri ad anello che si sviluppano lungo i sentieri dell’area mineraria di Iglesias, nel sud dell’isola.

 2) Il Cammino 100 Torri vanta una lunghezza di percorso maggiormente impegnativa: compie l’intero giro delle coste della Sardegna (ben 1284 chilometri!) per unire le cento torri di avvistamento erette ai tempi della dominazione spagnola.

 3) Il Cammino di Santu Jacu è un percorso interno di 450 chilometri, da Cagliari a Porto Torres, sulle orme della devozione di San Giacomo (Jacu) Maggiore.

 4) Il Cammino di Sant’Efisio permette di percorrere tutto l’anno l’itinerario (70 chilometri) compiuto dal 1657, dal primo al 4 maggio, da migliaia di fedeli in processione da Cagliari a Nora (e ritorno), per sciogliere il voto al santo.

 5) La Via dei Santuari connette, in 400 chilometri, venti novenari, luoghi di preghiera e festa lungo antiche vie di pellegrinaggio del centro-nord della Sardegna.

6) Il Cammino di San Giorgio, primo vescovo di Suelli, ripercorre il peregrinare del santo intorno all’anno mille, lungo i santuari a lui dedicati: da Cagliari ai Tacchi d’Ogliastra, poi verso il mare o verso i paesaggi lunari del Supramonte.

 7) Il Cammino Francescano in Sardegna unisce 17 centri da sud a nord, dove i francescani hanno lasciato tracce indelebili: qua gli ospiti incontrano la tipica accoglienza francescana e un’esperienza fatta di condivisione, raccoglimento spirituale e convivialità.

8) Il Cammino dei Beati dal golfo di Orosei porta sulle tracce lasciate dai beati passando per Galtelli, Dorgali, Oliena sino a Orgosolo, nel cuore della Sardegna.

Le strutture e le mappe

Le infrastrutture su cui i camminatori potranno fare affidamento comprendono una segnaletica costante e precisa lungo i tracciati cittadini ed extraurbani, una mappatura digitale scaricabile su noicamminiamoinsardegna.it, le indicazioni per le stazioni di rifornimento di acqua, la messa in sicurezza dei percorsi, la rimozione degli ostacoli che ostruiscono la viabilità, la manutenzione ordinaria e straordinaria e il tracciamento di nuovi tratti di sentieri e strade.

Mappa degli otto cammini Sardegna

Mappa dei Cammini di Sardegna

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